Oggi Francesco Veronesi compie novant’anni e Vai Lisco vuole fargli qui una sorpresa, dedicandogli un approfondimento per ringraziarlo del suo contributo alla cultura del Liscio.
Ne ricostruiamo la biografia grazie all’amico Riccardo Negrelli, che con la redazione del sito ha condiviso questo momento di festa.
Francesco Veronesi nasce a Sala Bolognese il 28 marzo 1935 ed è tra i più importanti esponenti della Filuzzi e del Liscio Bolognese.
Il padre era trombettista nella banda e Francesco ricorda sempre come la musica fosse di casa in famiglia, tanto che quando compì dieci anni il padre gli regalò un organino a dieci note, comprato al mercato di San Giovanni in Persiceto. Francesco iniziò come autodidatta e nel Capodanno del 1946 fece la sua prima esibizione. Cominciò poi a seguire le lezioni del maestro Leonildo Marcheselli, il più importante esponente della Filuzzi.
Da giovanissimo percorreva chilometri in bicicletta per frequentarle, con la fisarmonica a tracolla.
Il 28 gennaio 1951 ottenne il Diploma di Grado Inferiore presso l’Accademia Lanaro della Libera Scuola di Fisarmonica di Padova, della cui commissione esaminatrice di Bologna erano parte Luigi Lanaro e Leonildo Marcheselli.
L’adolescenza fu il momento nel quale iniziò a suonare nelle prime formazioni.
Durante il servizio di leva, l’attitudine per la musica lo fece notare e Francesco venne sempre più spesso chiamato a suonare durante le feste o agli eventi ufficiali, attirando la simpatia dei suoi superiori.

Nel 1955 partecipò al “Palio delle Città d’Italia”, organizzato presso il Grand Hotel di Rimini, rappresentando Bologna.
Seguì le lezioni di armonia del maestro Olindo Boschetti, conosciuto in tutta l’area di Bologna come riferimento per la teoria musicale, del quale era studente anche Leonida Poluzzi, con cui suonerà in trio per molti anni, insieme a Emogene Leprotti. Il Trio Poluzzi si formò nel 1963, debuttando in una balera a Crespellano e proseguendo ininterrottamente fino al 1974.
Francesco iniziò a comporre moltissimi brani, firmandoli con lo pseudonimo di Daramon, ispirato al nome del padre Armando. Questa passione lo accompagna ancora oggi: ogni giorno trascorre tempo sui propri spartiti manoscritti, che hanno ormai raggiunto circa seicento riferimenti, adattando le parti, modificandole, provando nuove soluzioni.
Il trio si evolvette in quartetto, aggiungendo Roberto Barbieri al sassofono.
Divenne poi Orchestra Veronesi Folk, insieme al figlio Stefano alla batteria, Lorena Lolli al canto, Pierluigi Bondioli al sax, Luigi Cocchi al basso e Gabriele Ferretti alla chitarra.
L’Orchestra Veronesi Folk ha suonato per anni nella provincia bolognese, a Castiglione dei Pepoli, Porretta Terme, Sasso Marconi, Rioveggio, ma anche nelle province di Modena, Ferrara, così come in Veneto, Liguria e Toscana.
Il leggio di Francesco, con la classica insegna frontale tipica dell’ambito, è lo stesso utilizzato in Sala della Musica il 2 ottobre 2023, quando suonò i propri brani immerso nel percorso espositivo al secondo piano di Salaborsa.
A ottantotto anni, Francesco ha mostrato di essere in ottima forma, suonando dal vivo diversi titoli: “Aria italiana”, “Giulietta”, “Serenamente” e altri suoi successi.
Le registrazioni audio effettuate e un filmato riassuntivo dell’esperienza, sono pubblicati su Youtube:
Riccardo Negrelli, co-curatore della Sala della Musica, ha pubblicato su Spotify il podcast relativo all’intervista realizzata in tale occasione che trovate a questo indirizzo
Il 17 marzo 2024, pochi giorni prima del suo ottantanovesimo compleanno, Negrelli ha registrato la sua ultima esecuzione dal vivo, catturando la sua esecuzione nella ex-stalla, proprio a fianco della sala in cui faceva le prove con il trio e il quartetto.
Estratti della registrazione sono pubblicati in Youtube:
Buon compleanno caro Francesco, e grazie per aver contribuito a diffondere il Liscio nel mondo.