Leonida Poluzzi è stato un attivo e proficuo musicista nella scena legata alla Filuzzi e al Liscio bolognese.
Nato nel 1930 a Castello d’Argile, ha iniziato a suonare la fisarmonica durante l’adolescenza, intrattenendo parenti e amici nell’aia del casolare di famiglia, per poi partecipare a feste ed eventi della provincia, vivendo con entusiasmo il profumo della rinascita nel secondo dopoguerra.
Le umili origini e la difficile realtà legata al fascismo, hanno determinato la precoce interruzione degli studi scolastici, richiedendo a Leonida di intraprendere il lavoro fin da bambino.
La passione per la musica lo ha spinto a scoprire la scena bolognese, trasferendosi in città per intraprendere un’intensa attività di concerti, inizialmente concentrati soprattutto nell’area del Pratello.
La passione per la fisarmonica si è poi evoluta nello studio del contrabbasso e, successivamente del basso elettrico, suonando abitualmente nelle sale da ballo della provincia bolognese in diverse formazioni, tra le quali emergono Ruggero Passarini, Trio Veronesi, Trio Poluzzi, I Nuovi del Liscio e il Complesso Dino Lucchi.
Nella sua ampia carriera come strumentista, sempre condivisa con la famiglia, Leonida ha suonato migliaia di concerti e brani, realizzando anche alcune composizioni proprie, purtroppo non registrate alla SIAE poiché l’attitudine personale, la timidezza e la discrezione che lo contraddistinguevano non hanno mai permesso al musicista di iscriversi come compositore e autore, come accade a molti altri della stessa generazione.
La figlia Viviana ha iniziato a cantare professionalmente nello stesso ambito, ispirata dall’attività di Leonida, dedicando alla sua memoria il sito web leonidapoluzzi.it
La sua sensibilità era musica.