La storia
Negli anni ’60 il ballo liscio è più in forma che mai. Questo genere musicale che è riuscito a sopravvivere alle guerre e alle mode, allegro, brioso, fresco, continua a trasmettere la voglia di ballare ad una schiera sempre maggiore di appassionati.
Raccontano Bruno Malpassi, Romolo Pasini e Sauro Maltoni: “Il periodo in cui si ballava di più era quello di carnevale: si ballava la sigla iniziale e si continuava così fino alla sigla finale. Non ci fermavamo mai! Si iniziava alle 20,00 – 20,30 e a volte si arrivava anche alle 02,00 della notte. In quegli anni erano molto diffuse le gare di ballo e i ballerini si sfidavano senza esclusione di colpi; la rivalità in alcuni casi era veramente eccessiva e superava il limite della sportività. Pur essendo molto seguite ed apprezzate, il pubblico non era il protagonista della serata. Il Maestro Secondo Casadei riteneva che la sua musica servisse a far divertire la gente e non a farla litigare come invece stava avvenendo, cosi iniziò ad invitare alcuni appassionati ad esibirsi durante i suoi spettacoli per puro semplice divertimento senza alcuna rivalità, questo al solo scopo di diffondere e far apprezzare sempre più il ballo liscio e la sua musica“.
È in questo clima che nel 1968 a Forlì-Ravenna nasce l’idea, tra questi appassionati, di creare un vero e proprio corpo di ballo che si esibisse in pubblico. Nasce cosi il primo gruppo di ballo folkloristico della Romagna il “GRUPPO FOLK BALLI TIPICI ROMAGNOLI FORLI’-RAVENNA” fondato da Augusto Fabbri, Bruno Malpassi ed Anna Patuelli.
Il costume tradizionale
Oggi la sezione ravennate di questa formazione (nel corso degli anni le due sedi si sono separate ed ognuna ha proseguito in forma autonoma la propria attività) porta il nome di GRUPPO FOLK ITALIANO “ALLA CASADEI”. Durante una gara di ballo a livello nazionale un giudice suggerì a Bruno ed Anna di adottare un abito che potesse identificare la propria terra d’origine, come già succedeva per altre zone d’Italia. Bruno ed Anna fecero delle ricerche ed effettivamente si accorsero che non esisteva nessun abito da ballo tipico della Romagna e con la nascita del GRUPPO FOLK e delle prime esibizioni in pubblico, questa esigenza si fece sempre più pressante dando successivamente vita al costume tradizionale da ballo romagnolo, ad opera di Anna Patuelli. Tale costume fu brevettato nel 1969 ed accompagna tutt’ora le esibizioni pubbliche del GFI.
I colori del costume rispecchiano quelli della città di Ravenna e da allora ad oggi l’unica variante consiste nell’inserimento dei ricami floreali. La prima uscita pubblica del gruppo con l’abito tradizionale fu a Dovadola alla Sagra del Tartufo nell’autunno del 1969 e nella stessa serata, a Granarolo faentino, l’abito fu mostrato anche allo Strauss della Romagna – il Maestro Secondo Casadei – che apprezzò pienamente l’originalità dello stesso.
Nel 1972 Augusta Fabbri e Bruno Malpassi aprirono a Ravenna, al villaggio Nullo Baldini presso la Sala Sira, la prima scuola di ballo liscio aperta a persone di tutte le età. Nello stesso anno debuttarono sul palcoscenico Roberto e Katìa, la prima coppia di bambini ad esibirsi con il liscio; e fu subito un successo strepitoso! Ne seguirono tante altre come Moreno e Sonia, Christian e Monia ecc. fino ad oggi, ottenendo sempre grandissimi consensi ed applausi.
Gli s’ciucaren
Il gruppo è in continua evoluzione e si arricchisce di anno in anno di novità. Nel rispetto della tradizione romagnola si inseriscono nello spettacolo gli s’ciucaren, i ragazzi che schioccano la frusta al suono della polka romagnola. Facendo roteare le fruste, il punto terminale supera e sfonda il muro del suono (oltre i 1200 km orari). E’ l’unico caso in cui, con la sola forza umana si riesce a far superare ad un oggetto tale velocità.
All’inizio degli anni 70 si ricorreva a degli specialisti esterni al gruppo che si rendevano disponibili durante gli spettacoli. Visto il successo riscosso si decise di formare degli s’ciucaren all’interno del gruppo. Iniziò così la lunga e difficile ricerca di un maestro disposto ad insegnare tutti i suoi segreti. Dopo diversi tentativi a metà degli anni 70, il Gruppo Folk Italiano approda a Traversara dove trova il maestro Gianni Tura che accetta di insegnare la tradizione delle fruste ai ragazzi, diventando subito il riferimento per ogni loro esibizione e coreografia. Da quel momento in poi gli s’ciucaren del Gruppo Folk Italiano acquistarono sempre maggiore esperienza e il gruppo iniziale si allargò sempre più fino a coinvolgere i bambini e recentemente anche le ragazze.
Le majorettes
Le fruste sono diventate un punto fermo dello spettacolo e, con l’inserimento degli s’ciucaren nasce l’idea di inserire anche delle majorettes che con i loro tamburelli accompagnino il ciocco delle fruste. In occasione dei festeggiamenti per il X anniversario del gemellaggio tra la città di Ravenna e Speyer in Germania (dove il Gruppo Folk Italiano ha rappresentato la città), fu realizzata una speciale bicicletta sulla quale era installato un impianto audio alimentato da un generatore. Questo geniale ed originale mezzo, che suscita sempre tanta simpatia nel pubblico, accompagna tutt’ora le nostre majorettes e i nostri s’ciucaren e ci permette di spostarci, durante sfilate o esibizioni itineranti, in completa autonomia per chilometri senza la necessità di un collegamento alla rete elettrica fissa.
Riconoscimenti
Dal 1968 al 1994 i ballerini del Gruppo Folk Italiano. sono stati il gruppo di ballo ufficiale dell’orchestra Casadei. Bruno, Anna ed altri pionieri del Gruppo hanno avuto il piacere di ballare anche al fianco del Maestro Secondo Casadei mentre i loro eredi come Renzo “il Rosso”, Luana Babini, Moreno “il Biondo”, Mauro Ferrara, Fiorenzo Tassinari ed altri al fianco di Raoul Casadei. Ancora oggi alcune nostre coppie seguono occasionalmente “Il Grande Evento” nelle loro uscite.
I ragazzi e le ragazze del Gruppo Folk Italiano si esibiscono spesso nelle sagre popolari sia in Emilia Romagna che ospiti presso altre regioni e allietano i pomeriggi degli ospiti delle residenze per anziani, piuttosto che le serate dei turisti della riviera.
Ecco il link alla pagina Facebook del Gruppo Folk Italiano ‘alla Casadei’ della Scuola di Ballo Malpassi.