Gli inizi
Classe 1941, autodidatta, Bruno Malpassi inizia a ballare negli anni 60′ insieme alla fidanzata, che poi diventerà sua moglie Anna. Nel 1968 fonda a Forlì-Ravenna insieme ad Augusta Fabbri e ad Anna il primo gruppo di ballo folkloristico della Romagna il “Gruppo Folk Balli Tipici Romagnoli Forlì-Ravenna” (la sezione di Ravenna del gruppo diventerà successivamente l’attuale Gruppo Folk Italiano alla Casadei). Sempre insieme alla moglie partecipa a numerose gare di ballo e vince 5 campionati, poi abbandona il mondo delle gare e si dedica all’insegnamento e alla diffusione della tradizione romagnola in Italia e all’estero.
Nel 1969 brevetta il costume tipico che tutt’ora viene indossato dai ballerini del gruppo durante le esibizioni pubbliche, i cui colori rispecchiano quelli della città di Ravenna. Nel 1972 Malpassi fonda insieme ad Augusta Fabbri la prima scuola di ballo liscio, aperta a persone di tutte le età, e da allora migliaia di giovani e adulti sono passati dalla sua scuola. A metà degli anni ’70 inserisce nel gruppo anche gli s’ciucaren che si esibiscono con le fruste a suon di polka.
Il Gruppo Folk Italiano dal 1968 a oggi
Dal 1968 al 1994 il GFI, guidato da Bruno, è il gruppo di ballo ufficiale dell’orchestra Casadei, ma viene spesso invitato ad accompagnare anche altre orchestre tra cui Gianni Romagnoli o Argelli.
A maggio 1971, in Grecia il GFI è chiamato a rappresentare l’Italia al “Carosello Folkloristico Internazionale”.
Nel 1974, il GFI è presente al Palasport di Torino alla trasmissione televisiva “6001” con 36 coppie di ballerini.
Durante il 1979, sempre in compagnia dell’Orchestra Casadei, partecipa al 59° Giro d’Italia. Nel Novembre del 1977 il Gruppo partecipa all’inaugurazione della Cà del Liscio, dove ancora viene spesso chiamato ad esibirsi.
Quando a maggio 1986, a Ravenna, arriva Giovanni Paolo Il è presente anche una rappresentanza del GFI che indossa l’abito tradizionale. All’arrivo dell’auto papale partono le note di Romagna Mia. Il Segretario di Stato Vaticano dà istruzioni ai suoi aiutanti di far fermare la musica e riprendere il viaggio. Ogni minuto è stato programmato ed i tempi sono strettissimi, ma il Papa gli fa cenno di fermarsi fa salire i bambini del GFI sull’auto e come se conoscesse molto bene le parole di “Romagna Mia” le canticchia e dà un bacio e la sua benedizione ai ballerini.
E ancora negli anni 2000 Bruno Malpassi ed il suo gruppo sono a rappresentare la tradizione romagnola in Francia e Spagna, Germania, Ungheria e Kazakistan.
Ancora oggi, a 82 anni suonati, Bruno tiene lezioni di liscio tre volte alla settimana, organizza e partecipa alle numerose serate organizzate in nome del folklore romagnolo e si diverte in balera con i suoi allievi a suon di valzer, mazurka e polka. Tuttora la figlia di Secondo Casadei, Riccarda, lo invita ad esibirsi insieme ai suoi ballerina presso il Museo della Casadei Sonora e per altri spettacoli in memoria del padre fondatore del liscio.